Dadi a sei facce, praticamente uguali a quelli moderni, sono stati trovati in Egitto (risalgono al 600 a.C.) e Cina (2000 a.C.). I dadi più antichi ritrovati in Italia risalgono all'epoca etrusca: erano a sei facce, d'avorio ed erano ornati di lettere e non di numeri.
Ecco alcune curiosità sui dadi:
I dadi sono stati usati da molti popoli antichi, tra cui gli Eschimesi, i Maya, gli Atzechi, i popoli dell'Africa e della Polinesia.
I primi dadi erano probabilmente ossa di animali, chiamati astragali.
I dadi più antichi ritrovati in Italia risalgono all'epoca etrusca. Erano fatti di avorio, avevano sei facce e su di esse erano incise lettere, non numeri.
A Roma il gioco dei dadi era molto popolare, ma era vietato dalla legge.
A Pompei sono stati ritrovati dadi truccati, con un incavo sul lato opposto al sei per inserire un pesino di piombo.
Esistono dadi di diverse forme, come quadrati, zigrinati, con alette o per chiavi speciali.
Il trapezoedro pentagonale è un dado a 10 facce brevettato nel 1906.
Nei dadi moderni i numeri da 1 a 6 sono rappresentati da puntini neri o colorati, in modo che la somma dei numeri su facce opposte sia sempre 7.
Lo studio dei dadi etruschi ha aiutato a comprendere la lingua etrusca.