L’uomo che viene generalmente riconosciuto come l’artista e l’ideatore del tatuaggio in stile Old School è Norman Keith Collins, meglio conosciuto con il soprannome di Sailor Jerry. La sua figura è fondamentale nella storia del tatuaggio, tanto che la sua influenza ha segnato un punto di svolta così significativo da poter suddividere la storia di quest’arte in due periodi distinti: uno precedente e uno successivo alla sua figura. La sua carriera e le sue innovazioni hanno trasformato profondamente il tatuaggio, non solo dal punto di vista estetico, ma anche tecnologico e culturale, ponendo le basi per l’evoluzione del tatuaggio moderno.
Sailor Jerry è stato un vero innovatore. Sebbene il suo contributo principale fosse nel campo del disegno, egli ha anche svolto un ruolo pionieristico in molti altri aspetti della pratica del tatuaggio. Ha contribuito al miglioramento degli strumenti, come gli aghi per tatuaggio e ha scoperto nuovi pigmenti per i colori. La sua influenza si estende anche alla sua abilità nel creare una nuova estetica, applicando la sua esperienza maturata attraverso i suoi viaggi a una serie di simboli che riflettevano la cultura americana e la vita dei marinai, come navi, aquile, teschi, serpenti e immagini iconiche di pin-up.
Collins nacque nel 1911 a Reno, nel Nevada, ma trascorse la sua infanzia e adolescenza nella California settentrionale. Durante gli ultimi anni della sua giovinezza, iniziò a viaggiare e, verso la fine degli anni ‘20, giunse a Chicago, dove incontrò Tatts Thomas, un tatuatore che lo istruirà nell’uso della macchinetta per tatuaggi. Collins considerava Thomas il suo primo maestro e, durante il suo soggiorno a Chicago, fu proprio Thomas a procurargli le sue prime “cavie” da tatuare, che erano reclutate nei bassifondi della città in cambio di un bicchiere di vino.
All’età di 19 anni, Collins si arruolò nella United States Navy, la marina militare statunitense, e trascorse diversi anni viaggiando per mare. Durante questo periodo di servizio, ebbe modo di visitare numerosi paesi e di arricchire la propria esperienza artistica. Negli anni ‘30, si stabilì definitivamente nelle isole Hawaii, dove iniziò la sua leggendaria carriera di tatuatore, aprendo uno studio che divenne un punto di riferimento per i marinai americani di passaggio nell’arcipelago.
Il suo studio si trovava nell’area di Chinatown a Honolulu, un quartiere noto per la sua vita notturna e per i locali a luci rosse, frequentati dai marinai che attraccavano nelle isole. Questo non fu un caso: Chinatown rappresentava un luogo dove i marinai si rifugiavano per svagarsi e, di conseguenza, erano tra i principali clienti di Sailor Jerry, che creò per loro tatuaggi che divennero simboli distintivi della loro identità.
Collins riuscì a fondere l’esperienza acquisita durante i suoi viaggi in Asia con i simboli e le tradizioni iconografiche della cultura americana dell’epoca. Questo approccio gli consentì di dare vita a uno stile unico, caratterizzato da precisione e cura nei dettagli. Sebbene fosse molto apprezzato dai suoi colleghi, la sua abilità nel disegno e la qualità dei suoi tatuaggi lo resero inimitabile.
Non solo Collins perfezionò l’arte del tatuaggio dal punto di vista estetico, ma elevò anche gli standard di qualità e sicurezza. Iniziò a utilizzare materiali migliori, come fogli di qualità superiore per disegnare i suoi flash (i disegni preparatori), e sperimentò nuovi pigmenti, testandoli prima su se stesso per verificarne la sicurezza. Inoltre, si preoccupò di migliorare l’igiene del suo studio, cercando di mantenere l’ambiente il più sterile possibile, un’innovazione importante in un’epoca in cui le norme di sicurezza non erano ancora rigorosamente applicate.
Norman Keith Collins morì nel 1973, ma la sua eredità nel mondo del tatuaggio è indelebile. Ancora oggi è considerato uno dei più grandi tatuatori di tutti i tempi, e il suo stile continua a influenzare generazioni di artisti.